GALLIPOLI - Taranto 1-0

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Rete: 75' Di Gennaro

Gallipoli: Rossi; Suriano, Molinari, Antonioli, Vastola; Buzzegoli, Esposito, Russo; Mounard (Riccardo 61'), Ginestra (Sansone 68'), Di Gennaro All.Giannini - A disp: Sciarrone, Cini, Cangi, Giacomini,Marzeglia.

Taranto: Barasso; Sosa, Migliaccio, Prosperi, Di Bari; Giorgino (Dionigi 77'), Lima; Micco, Sciaudone (Lolli 74'), Carrozza (Caturano 56'); Da Silva All.Stringara - A disp: Nordi, Cesareo, Paolucci, Miglietta.

Arbitro: Gambini di Roma
Ammoniti: Vastola (G), Giorgini (T)
Espulsi: Nessuno
Angoli: 3-1 Gallipoli
Recupero: 2' pt, 5' st
Spettatori: 4mila circa con 300 da Taranto

La capolista decolla verso la promozione diretta. L’equipaggio del comandante Giannini si impone di misura nel derby del tacco e consolida la sua posizione nella cabina di comando del girone, ormai in procinto di atterrare il serie B. Recrimina il team di Stringara, che getta al vento la possibilità di dare una virata a una gara sprecando due clamorose palle-gol. Ma c'è rammarico anche tra i giallorossi, che per sei minuti hanno assaporato il sogno della serie cadetta, infranto, per ora, dal gol di Evacuo all'81' con cui il Benevento ha espugnato il Menti. A decidere il confronto pugliese il colpo di coda del bomber Francesco di Gennaro. È il 75' del diario di bordo quando, con la consueta rapacità, il centravanti di casa approfitta di una papera di Barasso, che non in una presa che sembrava di ordinaria amministrazione trattiene un cross dalla sinistra di Suriano, che gli sfugge di mano e lo scavalca dopo un rimbalzo; solo davanti alla porta sguarnita l'ex punta della Lucchese deve solo appoggiare di testa.

La domenica inizia nel migliore dei modi per il Gallipoli. Dal Città di Arezzo giunge la notizia che all'8' il Crotone è già sotto. Sulla pista del Bianco, però, il match non è entusiasmante. In partenza i salentini provano a prendere in mano la closche dell'incontro mantenendo il possesso palla, ma non riescono a trovare varchi nell'attenta retroguardia del Taranto, che riparte con efficaci lanci lunghi, rapidi contropiedi grazie ai quali crea l'unica palla gol della prima mezz'ora, una rapida triagolazione al 23' tra Sciaudone e Da Silva, con il primo che entra solo in area ma spara sul portiere bravo a rimare in piedi. La risposta dei galletti giunge al 32' su palla inattiva. Punizione dalla trequarti di Molinari, mischia in area, colpo d'ala di Di Gennaro, palo interno, brivido, e poi la palla termina tra le braccia del portiere. Nella ripresa i ritmi planano. I rossoblu si chiudono a protezione di un pari insperato e i leccesi non osano, nonostante la radiolina racconti della caduta libera del Crotone. E al 63' la capolista sembra quasi voler rifiutare il regalo della sorte, infatti commette due ingenuità da harakiri. A centrocampo Riccardo si fa rubare la sfera da Sciaudone, il quale lancia Caetano, interviene in anticipo il difensore Antonioli che di testa appoggia corto al suo portiere, si inserisce Caetano, che prova a beffare Rossi in uscita con un pallonetto alto non di molto. Dopo dodici minuti per i giallorossi sembra arrivato l'appuntamento con la storia: gli spalti si infiammano, esplodono in un tripudio di festa e per 360 secondi i galletti sono al check-in di imbarco per la divisione cadetta. Ma all'81' Evacuo spegne l'esultanza dei salentini, che probabilmente è solo rimandata di sette giorni.

Nonostante la delusione il Gallipoli dissolve ogni perturbazione e ora il biglietto per la serie B è a portata di mano.

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