Il presidente pronto a lasciare il Gallipoli nelle mani del sindaco Venneri
“Non possiamo sostenere le spese previste per la serie B. Chi ha a cuore le sorti della squadra deve aiutarci economicamente”. Questo, in soldoni, il discorso stampato ben visibile sui manifesti della città, che tra poco si potrebbero trasformare in funerei, per avvertire del declino del Gallipoli calcio.
Nessuno se lo augura.
Anche perché il Gallipoli è simpatico a tutti gli sportivi: rappresenta una di quelle favole calcistiche che possono restare alla storia. Una città con poco più di 20.000 abitanti, rappresentata da una squadra spintasi fino alla soglia del grande calcio: cosa c’è, nel calcio d’ oggi, di più sorprendente ed affascinante?!
Ora però, il giocattolo rischia seriamente di rompersi.
Barba ha iscritto la squadra alla seconda categoria nazionale per il campionato del prossimo anno, ma richiede da tempo (in realtà, anche lo scorso anno minacciò di lasciare) sostegno economico da imprenditori – professionisti che, in realtà, non si sono mai fatti avanti concretamente.
A preoccupare maggiormente è la minaccia del presidente che dichiara senza mezzi termini: “se entro 10 giorni non riceveremo alcun sostegno, lasceremo la squadra nelle mani del Sindaco”. Insomma, un Gallipoli che finirebbe in “amministrazione controllata”. Una situazione difficile, la quale, aggiunta ai problemi riguardanti lo stadio, crea un momento di crisi nerissima per la Gallipoli calcistica.
Antonio Murrone